di Samuele Appignagnesi e Elsa Piano
Negli ultimi decenni si è parlato molto del patriarcato e degli effetti devastanti che ha, sia per le donne che per gli uomini. Tuttavia, se ne parla spesso come un’entità quasi astratta, un concetto filosofico più che una realtà effettiva. Questo modo di approcciarsi al patriarcato contribuisce al senso di distanza che si sente rispetto al concetto, è questo che permetti agli uomini di dire che loro non hanno mai avuto nessun vantaggio da un assetto sociale patriarcale. Per comprendere davvero che cosa intendiamo quando parliamo di patriarcato, è importante essere concretə.
In quanto struttura sociale, gli effetti del patriarcato si manifestano già nell’infanzia. Vengono insegnati allə bambinə attraverso piccoli gesti, spesso non intenzionali, ma scolpiti nei tradizionali metodi educativi. Un primo esempio è la tipica frase che viene detta alle bambine quando subiscono bullismo dai loro compagni, ossia “lo fa perché ha una cotta per te”. È una frase che viene detta senza grandi pensieri, con l’intenzione di far sentire meglio la vittima e distendere la situazione di conflitto. Eppure, questa piccola frase contiene un mondo di implicazioni, è il seme di un concetto che poi cresce nella mente delle bambine. Accostare l’amore alla violenza significa normalizzare gli abusi all’interno delle relazioni romantiche eterosessuali. Questa frase detta con leggerezza è all’origine di tutti quei titoli di giornale che giustificano gli abusi e gli omicidi perché “sono fatti per amore”.
Perché fin dalla nascita ci viene attribuito un ruolo?
Il differenziale trattamento tra maschi e femmine influenza anche le aspettative educative e professionali. Anche gli insegnanti, incoscientemente, incoraggiano lə bambinə a perseguire interessi e aspirazioni che sono considerati tradizionalmente appropriati per il loro sesso. Ad esempio, i ragazzi potrebbero essere incoraggiati a perseguire carriere nelle scienze o nello sport, mentre le ragazze potrebbero essere incoraggiate a concentrarsi su carriere nel settore dell’assistenza o delle arti.
Queste aspettative limitano le scelte e le opportunità dei bambini, dando così continuità a questo sistema patriarcale, che come si evince, limita le qualità individuali, di intralcio al funzionamento di quest’ultimo. Purtroppo le differenze di trattamento basate sul sesso possono influenzare anche la percezione che lə bambinə hanno di se stessi e dellə altrə. Infatti, si internalizzano le norme di genere e ci si può sentire obbligatə a conformarsi a determinati stereotipi per essere accettatə dalla società.
Ciò può limitare l’espressione di sé e il pieno sviluppo delle proprie potenzialità, creando un ciclo di conformità alle aspettative sociali esistenti. Quindi il sesso biologico gioca un ruolo fondamentale nel plasmare le esperienze e le opportunità dellə bambinə fin dalla nascita. Affrontare queste disuguaglianze richiede un impegno collettivo per promuovere l’uguaglianza di genere e soprattutto informare su quanto certi atteggiamenti, causati da molteplici retaggi culturali, siano dannosi per chi li subisce.
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