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di Edoardo Castelnovo

 

Ebbene sì, Donald Trump ha vinto le elezioni americane e diventerà il quarantasettesimo presidente degli stati uniti. È stata una vittoria purtroppo schiacciante, sia dal punto di vista del voto popolare che per quanto riguarda i grandi elettori, che lascia quindi spazio a tantissime domande, tra cui “perché?”: perché hanno votato l’uomo dal viso color carota che meno di 4 anni fa ha provato a mettere in scena un colpo di stato? La risposta è che non si sa, ma non è questo il punto del discorso. La cosa più tragicomica è stata sicuramente la sfilata delle cravatte rosse, i sostenitori di Trump, che ci hanno proposto una raffica di contenuti uno peggio dell’altro.

La punta di diamante è sicuramente il “ministro” dei trasporti Salvini, che è andato prima in senato e poi a porta a porta da Vespa facendo letteralmente il cosplay dell’outfit di Trump. Potrebbe anche essere comprensibile da un certo punto di vista, visto lo stato ormai penoso dei treni il nostro ministro si dedica ad altre attività.

Anche la nostra Premier si è complimentata, non tanto con Trump quanto con Elon musk, che lei dice di aver già sentito per telefono ed essere convinta che “il suo impegno e la sua visione saranno importanti per l’Italia”. Non so esattamente di che visioni stia parlando Giorgia, sicuramente non quelle sulla fecondazione assistita su cui i due non sembrano pensarla proprio allo stesso modo.

Poteva finire qui la sfilata delle cravatte rosse? Certo che no, basta aprire qualche giornale leggermente a destra per vedersi proiettati in faccia titoli da comiche, “Trump fa impazzire la sinistra, attaccatevi al ciuffo!”, “Cambia tutto, ora tempo per l’internazionale della destra”, “Sconfitti i vip di Hollywood, ha vinto il popolo”, slogan talmente originali neanche a Trump stesso sono venuti in mente.

Il capolavoro peró di tutto questo entusiasmante movimento pro-Trump è un articolo su Libero, dal titolo “Ora l’UE teme i dazi, solo Giorgia brinda”.

Non sto neanche qui a dire che l’Italia è il secondo paese in europa per esportazioni verso l’America, ma evidentemente i giornali sono sicuri che Trump si scioglierà davanti al fascino dell’accento romano di Giorgia, quindi in qualche modo non risentiremo dei dazi, niente da temere dunque.

Insomma, è passata una settimana scarsa e la sfilata delle cravatte rosse è bella lunga, così per i prossimi 4 anni si farà la gara a chi la spara più grossa.

Redazione GD

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La Redazione è lo spazio di approfondimento e confronto pubblico dei Giovani Democratici di Milano Metropolitana!

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