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Da decenni si discute di riformare la Costituzione per risolvere il problema dell’instabilità dei governi e della lentezza per l’approvazione delle leggi. Alcune forze politiche propongo di cambiare il sistema di governo, altre di riformarlo e altre ancora di non cambiare la Costituzione. Qual è quindi la soluzione migliore? Vediamolo. Leggi gli altri articoli di RiCostituzione qui

di Elsa Piano

La forma di governo parlamentare non ha un solo modello, ma presenta diverse varianti, che si assomigliano per alcune caratteristiche basilari: il parlamento unico organo eletto dai cittadini, il capo dello stato privo di poteri esecutivi effettivi e, infine,la necessità per il governo di reggersi sulla fiducia del parlamento. 

Tra i diversi modelli, c’è il cancellierato, termine che si riferisce alla figura del “Cancelliere”, che nei paesi di lingua tedesca è il capo del governo. Finita la Seconda Guerra Mondiale, le zone occupate da Gran Bretagna, Francia e Stati Uniti sono state riunite nella Germania Occidentale, che si diede una nuova costituzione. Dal momento che, nella precedente Repubblica di Weimar, i governi tedeschi non erano molto stabili, venne adottata la sfiducia costruttiva: il Parlamento, per rimuovere il Cancelliere dal suo incarico, avrebbe dovuto proporre il nome del nuovo Cancelliere, affinché venissero evitate le situazioni di “governo al buio”. 

Questo strumento ha garantito alla Germania stabilità politica, permettendo ai cancellieri che si sono succeduti alla guida del governo di affrontare le diverse sfide, dalla Guerra Fredda fino ai giorni nostri: Konrad Adenauer è stato il primo cancelliere della Germania occidentale, assumendo l’incarico nel 1949 e ha a giocato un ruolo cruciale nella ricostruzione e nella ripresa postbellica del paese; Willy Brandt, invece, ha condotto la politica di distensione con la DDR e ha lasciato un’impronta significativa nella politica tedesca e internazionale; Helmut Khol ha guidato la riunificazione della Germania nel 1990; Angela Merkel, prima donna a ricoprire l’incarico di cancelliere, governando per 16 anni dal 2005 al 2021, ha dovuto affrontare diverse sfide significative come la crisi finanziaria del 2008 e la crisi dei rifugiati nel 2015; Olaf Scholz è il nuovo cancelliere dal 2021, trovandosi ad affrontare nuove questioni come quella sanitaria, ambientale e le conseguenze del conflitto in Ucraina. 

Il Cancellierato, oltre alla sfiducia costruttiva, ha altre due caratteristiche importanti: la prima è che la fiducia viene data al singolo Cancelliere, non all’intero governo. Dopo essere stato proposto dal Presidente, il candidato Cancelliere si reca al Bundestag, la camera bassa del parlamento tedesco, per ricevere la sua approvazione. Dopodiché viene formalmente nominato dal Presidente insieme a tutti gli altri ministri. Questo aspetto dà un ruolo di primo piano al Cancelliere, insieme all’altra caratteristica, ovvero di poter nominare e rimuovere i ministri del governo. Mentre il Presidente del Consiglio dei ministri in Italia è un primus inter pares (un primo tra pari e non ha il potere di rimuovere i ministri), il Cancelliere in Germania è un primus super pares (un primo sopra i pari), un capo del governo a tutti gli effetti.

Olaf Scholz, l’attuale cancelliere tedesco, con il Pickelhaube, tradizionale elmo della Germania imperiale

 

Alla forma di governo tedesca si sono ispirati altri paesi europei come la Spagna, il cui Presidente del Governo ha molte caratteristiche in comune con il cancelliere tedesco (si è infatti parlato di presidenzializzazione della forma di governo parlamentare in Spagna). Anch’egli è un primus super pares, potendo nominare e rimuovere i ministri, oltre a ricevere solo egli singolarmente la fiducia da parte del Congresso, la camera bassa del parlamento spagnolo. Anche l’Ungheria, una volta uscita dalla dittatura comunista, si è ispirata alla forma di governo tedesca, facendo sperare ai cittadini europei che Budapest avesse ormai imboccato la strada della democrazia, promessa infranta con l’ascesa al potere di Viktor Orbàn. Anche altri paesi capi di governo dell’Europa Occidentale hanno delle somiglianze con il cancelliere tedesco, come i primi ministri del Belgio e del Lussemburgo. 

Diversi partiti dell’opposizione in Italia, come il Partito Democratico, il Movimento Cinque Stelle ed Azione, hanno affermato che preferirebbero il Cancellierato piuttosto che il “Premierato della destra”, visto come una riforma confusa e che alla fine potrebbe portare al rischio di una deriva autoritaria nel paese. Il Cancellierato ha garantito la stabilità in diversi paesi europei e adottarla potrebbe sicuramente migliorare la durata dei governi in Italia. Va detto che i problemi di questa forma di governo riguardando più spesso il sistema proporzionale che l’accompagna. Adottando il sistema proporzionale, il Parlamento che esce dalle urne difficilmente rappresenta una maggioranza chiara, ma più spesso due partiti principali, che si alternano al governo in base a quanti partiti più piccoli riescono a portare dalla loro parte per formare una coalizione. In Germania sono i cristiano democratici (CDU) e i socialdemocratici (SPD) mentre in Spagna sono i popolari (PP) e i socialisti (PSOE), anche se in anni recenti partiti nuovi hanno scosso gli equilibri, ad esempio i Verdi e gli ultranazionalisti di AfD in Germania o la persistente necessità di appoggiarsi ai partiti regionalisti (per lo più baschi e catalani) in Spagna. La discussione su quale forma di governo bisogna scegliere quindi non può lasciare indietro anche quella sulla nuova legge elettorale. 

Redazione GD

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La Redazione è lo spazio di approfondimento e confronto pubblico dei Giovani Democratici di Milano Metropolitana!

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